Triad / Triangolo

[Crosby]

I want to know how it will be
Me and her or you and me
You both stand there with your long hair flowing
Your eyes alive, your minds are still growing
Saying to me
What can we do now that we both love you?
I love you too
But I don't really see why can't we go on as three

You are afraid, embarrased too
No one has ever in your life said such a thing to you
Your mother's ghost stands at your shoulder
A face like ice just a little bit colder
Saying to you
Can not do that it breaks all the rules
You learned in school
But I don't really see why can't we go on as three

We love each other it's plain to see
There's just one answer comes right away to me
Sister lovers, you heard about water brothers
Maybe in time a whole lot of others
So you see
What we can do if we try something new
If you're crazy too
I don't really see why can't we go on as three
Mmm

 
* * * *

Voglio sapere come sarà
Io e lei oppure tu ed io
Siete entrambe lì, i vostri lunghi capelli al vento
I vostri occhi accesi, le vostre menti che stanno ancora crescendo
Mi chiedete
“Cosa possiamo fare visto che entrambe ti amiamo?” Anch'io vi amo
Ma non vedo perché non possiamo essere in tre

Avete paura, siete persino imbarazzate
Nessuno vi ha mai detto una cosa del genere prima
Il fantasma di vostra madre vi sta dietro le spalle
Il  viso come il ghiaccio, solo un po' più freddo
Vi dice
“Non si può fare, viola tutte le regole
che avete imparato a scuola”
Ma non vedo perché non possiamo essere in tre

Ci amiamo, è evidente
C'è solo una risposta che mi viene subito in mente
Sorelle amanti, avete sentito dei fratelli d’acqua [1]
E col tempo magari altri ancora
Quindi capite bene
Cosa possiamo fare, se proviamo qualcosa di nuovo
Se anche voi siete un po’ pazze
Non vedo perché non possiamo essere in tre
Mmm


[1] Questo verso Crosby l’ha preso da "Stranger in a Strange Land" di Robert A. Heinlein, classico della fantascienza pubblicato nel 1961. Nel romanzo, la condivisione dell’acqua all'interno della comunità è una cerimonia religiosa. Anche l'omonima canzone di Crosby del 1965 (strumentale) prende il titolo da questo romanzo.